LE ORIGINI DEL KAMISHIBAI
Sono diverse le supposizioni circa l’origine del kamishibai. Una lo riconduce più o meno direttamente alla tradizione dell’emakimono, risalente al IX secolo e nata nel contesto della cultura buddista, configurata come un’unione tra immagini dipinte o stampate e testo, organizzate in forma narrativa su un rotolo. I rotoli, fatti di carta o seta, erano attaccati sul lato sinistro a bacchette di legno di modo da poter essere arrotolati e conservati. Una volta arrotolati, tali oggetti venivano legati con una cordicella di seta intrecciata e poi coperti con altra seta. Così sistemati, i rotoli potevano essere trasportati, riposti sugli scaffali o conservati in raffinati involucri dipinti e potevano raggiungere anche i 12 metri di lunghezza. lunghezza. Costituendo uno strumento di diffusione della dottrina buddista gli emakimono erano veicolati da sacerdoti itineranti e suore (Kaminishi). Ma forse la forma più diretta e plausibile di precedente la si deve individuare negli spettacoli di lanterna magica, molto diffusi in Giappone dal XVIII secolo (Utsushi-e).